Normativa europea e italiana
La disciplina sulla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento (Integrated Pollution Prevention and Control-IPPC) trae origine dalla Direttiva 96/61/CE del 24 settembre 1996 poi sostituita dalla Direttiva 2010/75/UE del 24 novembre 2010.
Nell'ordinamento giuridico italiano è stata recepita dalla Parte II del D.lgs. 3 aprile 2006, n.152 "Norme in materia ambientale", modificato dal D.lgs. n. 46 del 4 marzo 2014 "Attuazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali - prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento".
Gli aspetti innovativi introdotti dalla direttiva IPPC nella valutazione delle componenti che interagiscono con l’ambiente sono identificabili nelle seguenti “azioni”:
- adozione di un approccio integrato nella valutazione degli aspetti ambientali evitando di compromettere nel contempo lo sviluppo economico del settore;
- messa a punto di un piano di monitoraggio ambientale da parte dell’azienda;
- trasparenza del procedimento amministrativo e il coinvolgimento del pubblico;
- superamento dell’approccio di “command and control” a favore di una collaborazione tra gestore, autorità competente, autorità di controllo e associazioni di categoria.<
Gli impianti assoggettati alla Direttiva IPPC sono identificate agli allegati VIII e XII alla parte II del D.Lgs 152/06 e ss.mm.ii. Gli impianti vengono suddivisi in base a tipologia e soglia dimensionale di produzione annua (capacità produttiva). La norma distingue tra installazioni di competenza statale e regionale elencate rispettivamente all’Allegato XII e VIII. Gli allegati forniscono un elenco di categorie di impianti all'interno delle quali sono individuate attività più specifiche contraddistinte da un codice IPPC univoco.
La Regione Liguria ha trasferito la competenza al rilascio della AIA di competenza regionale alla Città Metropolitana di Genova e alla Province.
Migliori tecnologie disponibili
La direttiva IPPC prevede un nuovo approccio per la riduzione degli impatti ambientali delle emissioni industriali, attraverso la graduale applicazione di un insieme di soluzioni tecniche (impiantistiche, gestionali e di controllo) da mettere in atto per evitare o almeno ridurre le emissioni di inquinanti nell'aria, nell'acqua e nel suolo, la produzione di rifiuti.
Le soluzioni tecniche da adottare sono le BAT (Best Available Technique) o MTD (Migliori Tecniche Disponibili). L’adozione da parte delle aziende e la prescrizione da parte degli enti competenti delle BAT è guidata dalle BREFs, linee guida europee. Questi documenti descrivono le tecniche impiantistiche, gestionali e di controllo disponibili sul mercato, le relative prestazioni confrontate con l’impatto ambientale.