Con la L.R. 1/2014 (come modificata dalla L.R. 12/2015 e dalla L.R. 20/2015) – nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione, adeguatezza, nonché di leale collaborazione con gli enti locali, in attuazione della normativa nazionale di settore e dell’articolo 3-bis del d.l. 138/2011 convertito dalla L. 148/2011 – è stato rivisto l’intero assetto delle competenze in materia di organizzazione del servizio.
Finalità della legge è assicurare:
- il rispetto dei principi di efficienza, efficacia, economicità e sostenibilità per la gestione integrata dei rifiuti urbani, nonché la separazione delle funzioni amministrative di organizzazione e di controllo da quelle di erogazione dei servizi;
- la riduzione della produzione dei rifiuti urbani, lo sviluppo della raccolta differenziata con sistemi che garantiscano la massima efficienza, il riciclaggio, il recupero e, quale criterio residuale, il corretto smaltimento;
- l’aggregazione dei servizi gestionali, al fine di conseguire adeguate economie di scala, l’ottimizzazione della rete impiantistica ed il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata in relazione ai livelli territoriali individuati.
L’Autorità d’ambito per il ciclo dei rifiuti è la Regione Liguria, che opera tramite il Comitato d’Ambito, – rappresentativo dei diversi livelli di governo (Regione Liguria nella persona del Presidente della Giunta o suo delegato e degli Assessori regionali competenti, Città Metropolitana nella persona del Sindaco o suo delegato e province in persona dei Presidenti o loro delegati) – competente a definire gli indirizzi strategici della gestione settoriale e a disporre in merito agli aspetti aventi rilievo generale.
Il Comitato d’Ambito in particolare provvede alle seguenti funzioni:
- approva il Piano d’Ambito che recepisce e coordina le scelte del Piano metropolitano e dei piani d’area provinciali, i quali, in attuazione della pianificazione regionale di cui all’articolo 199 del Lgs. n. 152/2006 e successive modificazioni e integrazioni, rappresentano gli strumenti per il governo delle attività connesse allo svolgimento del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, e comprendono il programma degli interventi, il modello gestionale ed organizzativo ed il piano economico finanziario; a tali fini definisce, in base alle previsioni del Piano regionale di gestione dei rifiuti, le integrazioni funzionali fra le quattro aree, motivate da esigenze tecniche e di efficienza dei servizi (i contenuti di impiantistica del Piano d’ambito che riguardano l’area metropolitana sono approvati previa intesa fra Regione e Città metropolitana);
- definisce l’articolazione degli standard di costo intesi come servizi minimi da garantire al territorio omogeneo sulla base dei criteri definiti dal regolamento di cui all’articolo 238, comma 3, del Lgs. n. 152/2006 e successive modificazioni ed integrazioni;
- individua i livelli qualitativi dei servizi e le relative modalità di monitoraggio, indicando i soggetti responsabili delle funzioni operative di controllo;
- individua gli enti pubblici incaricati della gestione delle procedure per la realizzazione e l’affidamento della gestione degli impianti terminali di recupero o smaltimento di livello regionale o al servizio di più aree, in base alle previsioni del Piano regionale di gestione dei rifiuti, del Piano metropolitano e dei piani d’area, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale in materia di concorrenza; qualora l’impianto terminale sia localizzato nel territorio della Città metropolitana, la stessa, d’intesa con il Comune interessato, può esercitare le funzioni di predisposizione dei documenti di gara, di stazione appaltante, di monitoraggio dei contratti di servizio e di organizzazione delle procedure selettive;
- adotta ogni altro provvedimento, necessario alla gestione dei servizi, in conformità ai principi sanciti nella vigente normativa comunitaria e nazionale;
- approva modifiche ai confini territoriali delle aree, come definiti dall’articolo 14, comma 1, della L.R. 1/2014 motivate da esigenze di ottimizzazione logistica ed efficienza dei servizi.
Le riunioni del Comitato d’Ambito sono trasmesse in diretta streaming, sono composte da idonee professionalità con competenze di carattere tecnico, economico e finanziario provenienti da uffici e servizi degli enti facenti parte dell’Autorità d’ambito - che provvede alle attività istruttorie necessarie all’esercizio delle funzioni attribuite all’Autorità d’ambito e a riferire in merito al livello di erogazione dei servizi. E’ possibile collegarsi in streaming alle riunioni consultando l'apposita pagina indicata del sito di Regione Liguria.
Ai sensi della L.R. n. 1/2014 e ss.mm.ii. supporto tecnico all’Autorità d’Ambito è fornito dalla Segreteria dell’Autorità d’ambito che provvede alle attività istruttorie necessarie all’esercizio delle funzioni attribuite all’Autorità d’ambito e a riferire in merito al livello di erogazione dei servizi.
La Segreteria dell’Autorità d’ambito è composta da idonee professionalità con competenze di carattere tecnico, economico e finanziario provenienti da uffici e servizi degli enti facenti parte dell’Autorità d’ambito.
Con D.G.R. n. 815/2015 la Regione Liguria ha previsto che - a livello di area provinciale - Città Metropolitana e province provvedano ad organizzare analoghe Segreterie o Uffici, determinandone la composizione ottimale in ragione delle attività rientranti nella competenza dell’ente di appartenenza.
Per quanto sopra, la Città Metropolitana di Genova nell’ambito della Direzione Ambiente ha costituito l’Ufficio Ciclo Integrato dei Rifiuti, attraverso cui provvede a fornire supporto istruttorio alla Segreteria dell’Autorità d’ambito e a dare attuazione alle specifiche funzioni attribuite dalla normativa.