
L’area omogenea metropolitana è costituita dai 67 comuni appartenenti alla Città Metropolitana. Il territorio metropolitano è suddiviso in bacini di affidamento.
Nella prospettiva indicata dal Piano Metropolitano di superamento della frammentazione delle gestioni del ciclo integrato dei rifiuti urbani è stato attivato un percorso di riduzione dei bacini di affidamento dei servizi e di omogeneizzazione dei sistemi di raccolta; in tale ottica nel periodo transitorio (2016-2020) sono individuati 8 bacini di affidamento del servizio.
A regime il Piano Metropolitano - anche nel rispetto dell’indirizzo vincolante (approvato con Deliberazione del Comitato d’Ambito n. 3 del 25/03/2016) per le pianificazioni di livello metropolitano genovese e provinciale spezzino, circa il conferimento del rifiuto indifferenziato all’impianto di trattamento di Saliceti (SP) da parte dei Comuni del Tigullio (Chiavari, Lavagna, Portofino, Rapallo, Santa Margherita Ligure, Sestri Levante, Zoagli, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Moneglia) - ha invece individuato 3 bacini di affidamento, coincidenti con i bacini di conferimento ai diversi impianti di destino.
Affidamento del servizio nel bacino a regime del genovesato
Con Deliberazione del Consiglio metropolitano n. 19 del 03.06.2020 è stato approvato l'AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO INTEGRATO RIFIUTI NEL BACINO DEL GENOVESATO NEL PERIODO 2021-2035 (vedi link).
Si tratta dell'atto conclusivo di un percorso molto complesso e di grande rilevanza in quanto sono 31 i Comuni, insistenti nel Bacino del Genovesato, coinvolti nell'affidamento per una popolazione complessiva di circa 665.000 abitanti (*).
La scelta del modello organizzativo gestionale dell'in-house providing, già approvata nel dicembre 2019 è stata valutata anche sotto il profilo tecnico giuridico ed economico come la scelta migliore.
Il mantenimento di un controllo pubblico su un settore così delicato fa parte della strategia di Città Metropolitana che quindi per conto di tutti i comuni del genovesato, affida un servizio che garantirà il raggiungimento degli obiettivi nazionali e degli obiettivi dettati dall’economia circolare.
Inoltre l'affidamento per 15 anni ad AMIU, società a capitale interamente pubblico, oltre a garantire stabilità occupazionale, rende possibile assicurare un controllo certamente superiore a quello consentito dalle altre forme di gestione attraverso una influenza determinate degli enti pubblici nella governance della società e sugli obiettivi gestionali e perché ciò sia possibile si è proceduto alla modifica dello Statuto di Città Metropolitana prevedendo una conferenza di coordinamento di bacino che consenta ai comuni di partecipare alle scelte strategiche sul servizio, e si è altresì proceduto alla modifica dello statuto di AMIU Genova S.p.A. e dei patti parasociali prevedendo un tavolo di coordinamento tra enti.
Il contratto di servizio e l'allegato disciplinare infatti determinano in maniera stringente gli obiettivi quantitativi e qualitativi del servizio ponendo in capo al gestore il rischio operativo del loro mancato raggiungimento.
È stato inoltre approvato lo schema di carta di servizi che, una volta sottoscritto, consentirà di migliorare il rapporto con l'utenza e di tutelarne delle esigenze.
(*) I 31 comuni coinvolti sono: Arenzano, Busalla, Campo Ligure, Campomorone, Casella, Ceranesi, Cogoleto, Crocefieschi, Davagna, Fascia, Fontanigorda, Genova, Gorreto, Isola del Cantone; Masone, Mele, Mignanego;, Montebruno, Montoggio, Propata, Ronco Scrivia, Rondanina, Rossiglione, Rovegno, Sant’Olcese, Savignone, Serra Riccò, Tiglieto, Torriglia, Valbrevenna e Vobbia.