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- Gli obiettivi del SII
- Superamento della frammentazione delle gestioni a livello territoriale.
Una delle principali innovazioni introdotte dalla riforma del Sistema Idrico Integrato è il superamento della frammentazione gestionale che caratterizza ancora in parte tale settore in Italia; la costituzione di ambiti territoriali ottimali (A.T.O.) risponde a questa esigenza tramite una gestione unitaria del servizio. In linea generale, l’ampliamento dei bacini d’utenza comporta un aumento dell’efficienza sia di qualità del servizio sia di maggior gettito tariffario tale da consentire la realizzazione di tutti gli investimenti preclusi ai piccoli gestori.
- Integrazione funzionale delle attività del ciclo idrico. La legge dispone oltre alla gestione unitaria anche l’integrazione del servizio, inteso come l’insieme dei servizi di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue. Gli effetti dell’integrazione sono analoghi a quelli evidenziati in riferimento all’ampliamento degli Ambiti Territoriali; sono inoltre intuibili le ricadute positive di una visione globale del servizio, con l’utilizzo di tutte le possibili sinergie.
- Individuazione di una tariffa che assicuri la copertura integrale dei costi di gestione. Un terzo pilastro individuato dalla riorganizzazione del settore idrico è rappresentato dalla nuova disciplina tariffaria: ispirandosi al principio della copertura dei costi, la normativa prevede che la tariffa sia calcolata sulla base dei costi di gestione e degli investimenti con riferimento alla qualità del servizio fornito.
- Separazione tra titolarità e gestione del servizio. Un'ultima innovazione introdotta dalla riforma è rappresentata dalla separazione tra titolarità e gestione del servizio idrico; si pone fine, in questo modo, alla coincidenza tra i “titolari” e i “gestori” del servizio, fonte di inevitabile confusione tra le funzioni di indirizzo, regolamentazione, controllo e attività di gestione del servizio. Le Province e/o Città Metropolitane devono affidare la gestione operativa mediante una delle tre forme previste dall’attuale normativa: gara per la gestione da parte di terzi, gara per la scelta del socio privato che parteciperà alla società a capitale misto cui verrà affidata la gestione, affidamento diretto a società partecipata da enti locali (affidamento “in house”).