Giovedi 25 ottobre, nell'ambito degli eventi organizzati in occasione del Festival della Scienza 2018, presso l’Auditorium Scuola Secondaria di Primo Grado “A. Noli” in Via Martiri della libertà 103R a Campomorone si è tenuto l’evento: “Rain Garden”: un modello europeo di giardino sostenibile a Campomorone - L’utilizzo di infrastrutture verdi/blu per la mitigazione del rischio alluvionale.
L’evento è stato promosso da Città Metropolitana di Genova in collaborazione con Fondazione CIMA, Università degli Studi di Genova - Dipartimento di Architettura e Design, Comune di Campomorone e Istituto Comprensivo Campomorone – Ceranesi nell’ambito del progetto PO IT – FR Marittimo Proterina-3Evolution.
La d.ssa Cristian Arzà, Responsabile della Pianificazione Strategica della Città Metropolitana di Genova, durante l'incontro ha illustrato come Il progetto costituisca l’ evoluzione di quanto realizzato già nella Programmazione 2007-2013 con i progetti PROTERINA-Due, RESMAR e PROTERINA-C, e sia finalizzato a sviluppare la filiera di prevenzione, protezione e preparazione per la gestione del rischio di alluvioni, il più possibile integrata ed uniformata fra le istituzioni competenti a livello transfrontaliero.
L’area transfrontaliera del programma, infatti risulta caratterizzata da un elevato grado di omogeneità per quanto concerne i fenomeni meteorologici: intensi fenomeni di ciclogenesi che si manifestano sulla aree marine nei pressi del Golfo del Leone, della Corsica e della Sardegna, sempre più frequentemente impattano in maniera devastante sulle zone costiere dell’area transfrontaliera che sono storicamente esposte ad un elevato grado di rischio di alluvione e frana, soprattutto nei centri urbani e nelle zone periurbane cresciute e sviluppatesi in prossimità dei corsi d’acqua.
L’attività pianificatoria del progetto è il Piano di Gestione del Rischio Alluvioni (previsione, valutazione e gestione del rischio)ai sensi della Direttiva 2007/60/CE, che impone agli Stati Membri di istituire un quadro per la “gestione“ del rischio alluvioni volto a ridurre le conseguenze negative per la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche.
Obiettivi specifici sono quelli di:
• Migliorare l’efficacia di misure di prevenzione(strutturali e non)dal rischio alluvioni attraverso il coinvolgimento transfrontaliero e transregionale dei livelli istituzionali e delle comunità che si rendano disponibili attivamente ad un processo di accrescimento della consapevolezza del rischio sul proprio territorio
• Potenziare le reti di monitoraggio e integrare i dati acquisiti all’interno di modelli di allerta precoce capitalizzando i risultati della precedente programmazione
• Aumentare la capacità transfrontaliera di adattamento al cambiamento climatico attraverso lo sviluppo di comunità resilienti
Tra le parole chiave che descrivono l’approccio ed il carattere innovativo del progetto si ritrovano frequentemente:
partecipato, partecipazione, inclusione e coinvolgimento di popolazione e amministratori, come strumento di creazione di comunità resilienti.
La Città Metropolitana di Genova ha quindi aderito nel 2016, in qualità di partner, al progetto “PROTERINA-3Évolution - Il terzo passo nella protezione del territorio dai rischi naturali: l’evoluzione partecipata nella gestione dei rischi derivanti dalle alluvioni”, presentato nell’ambito del “Primo avviso per la presentazione di candidature di progetti semplici e strategici integrati tematici e territoriali per gli Assi prioritari 1-2-3” del Programma Interreg Italia-Francia Marittimo.
Il progetto PROTERINA-3Évolution è stato successivamente approvato dalla Commissione Europea, per una durata complessiva di 36 mesi, con un finanziamento previsto per la Città Metropolitana pari a euro 169.400. Il progetto, che ha come capofila la Fondazione Cima di Savona, Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale, vede tra i partner, oltre alla Città Metropolitana di Genova, enti e istituzioni quali la Regione Liguria, l’Office de l'Environnement de la Corse, la Mairie d’Ajaccio, il Service Départemental d’Incendie et de Secours de la Haute-Corse, il Conseil Régional Provence-Alpes-Côte d’Azur – Dipartimento del Var, la Ville de Nice, la Regione Sardegna, la Regione Toscana, il Consorzio LaMMA (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale per lo sviluppo sostenibile), l’ANCI Toscana e l’Autorità di Bacino del Fiume Arno.
Struttura responsabile del progetto per la Città Metropolitana di Genova è la Direzione Ambiente, che si avvale a sua volta per la gestione operativa del progetto della società in house Atene rappresentata durante l'evento dal direttore della stessa, Gianluca Bertucci.
PROTERINA-3Évolution, che come abbiamo detto, sviluppa quanto realizzato nella programmazione 2007-2013 con i progetti PROTERINA-Due, RESMAR e PROTERINA-C, è un progetto finalizzato a migliorare la capacità delle istituzioni di prevenire e gestire, congiuntamente, il rischio alluvione. L’obiettivo generale del progetto è infatti rafforzare la capacità di risposta del territorio al rischio alluvioni, attraverso la costruzione della consapevolezza delle istituzioni e delle comunità.
Nel territorio della Città Metropolitana sono stati individuati come destinatari cinque comuni pilota nell’area dell’Alta Val Polcevera (Campomorone, Ceranesi, Mignanego, Serra Riccò e Sant’Olcese). I Comuni individuati condividono già il Piano Urbanistico Intercomunale, coordinato da Città Metropolitana di Genova.
Il progetto genovese prevede l’elaborazione di strategie di intervento comuni per lo sviluppo della consapevolezza del rischio e per il miglioramento della conoscenza dei fenomeni attraverso:
- un modello di gestione e pianificazione di emergenza, con il coinvolgimento attivo dei cittadini, amministratori locali e portatori di interesse, attraverso l’applicazione di tecniche partecipative;
- la realizzazione di microinterventi di difesa dalle alluvioni.
Il percorso partecipato “Emergenza partecipata” si è svolto nei mesi di febbraio/marzo 2018 con tre incontri rivolti alla cittadinanza, organizzati in tre dei cinque Comuni.
L’intervento di Città Metropolitana di Genova, come spiegato da Tatiana Parodi della società Atene, prevede la progettazione e l’attuazione di un progetto pilota di infrastruttura verde per la filtrazione, infiltrazione, trattamento e smaltimento delle acque meteoriche tipo Rain Garden.
A tale proposito, Città Metropolitana ha avviato una collaborazione con il Dipartimento Architettura e Design dell’Università degli Studi di Genova per lo studio e la progettazione del rain garden. Il progetto pilota ha carattere dimostrativo e comprende lo sviluppo di una strategia di comunicazione e partecipazione dei cittadini, potenzialmente coinvolti anche per la gestione dell’area verde.
I rain garden utilizzano terreno, arbusti e piante erbacee per rallentare il deflusso dell’acqua piovana e per rimuovere gli inquinanti. Questi sistemi permettono il trattamento delle acque piovane, la rimozione di sedimenti fini, metalli pesanti, fosforo, azoto, idrocarburi, batteri e sostanze organiche attraverso la filtrazione e la sedimentazione, grazie ai processi biologici delle piante (infiltrazione ed evapotraspirazione).
Ulteriori immagini dell'evento sono disponibili alla pagina https://www.cittametropolitana.genova.it/it/node/20534