Il Piano Urbano della Mobilità sostenibile, la cui regia è passata da poco dal Comune di Genova a Città metropolitana, sarà condiviso lunedì a Rapallo con i sindaci metropolitani, venerdì a palazzo Doria Spinola con gli esperti di trasporto pubblico e sabato a Palazzo Rosso con cittadini, pendolari e studenti. Per innalzare la qualità del trasporto pubblico dell'area metropolitana genovese agli standard delle metropoli e delle conurbazioni globali più evolute in termini di efficienza e sostenibilità ambientale (park di interscambio alle porte della città, 'cura del ferro', coordinamento degli orari, sostituzione dei mezzi inquinanti con mezzi ecologici, rete della mobilità dolce con percorsi ciclopedonali, ecc.) Città metropolitana sta concentrando i propri sforzi progettuali e pianificatori nel Pums, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile: infatti, per effetto di un lungimirante decreto emanato nell'agosto 2017 dal Ministero dei Trasporti, salutato con favore da Claudio Garbarino, consigliere metropolitano delegato ai trasporti, e da chiunque utilizzi i trasporti pubblici nell'area vasta genovese extra-capoluogo, è oggi Città metropolitana a tenere le redini del Pums, importante strumento di pianificazione territoriale di area vasta nato in seno al Comune di Genova, che ne ha curato l'impostazione e le linee portanti avvalendosi del qualificato contributo del prof. Enrico Musso, docente universitario di economia dei trasporti e profondo conoscitore del territorio genovese. Il prof. Musso e i giovani ricercatori della struttura universitaria da lui diretta, il CIELI, continuano ora con Città metropolitana la consulenza tecnica al Piano avviata col Comune, condividendo fermamente la necessità di estendere a livello metropolitano il Piano che avevano iniziato a elaborare a livello urbano, per le naturali interconnessioni infrastrutturali e di servizi fra capoluogo e area metropolitana. Città metropolitana, da parte sua, collaborando con gli uffici del Comune di Genova che avevano iniziato a comporre il Pums insieme al prof. Musso, modella adesso il più possibile i contorni del documento sulla visione di un'area vasta integrata e interconnessa, visione sostenuta in primis dal sindaco metropolitano Marco Bucci, e ha istituito un gruppo di lavoro inter-ente e inter-disciplinare, guidato dal team manager Piero Garibaldi, a cui danno il proprio contributo, oltre al prof. Musso, professionisti e tecnici di Città metropolitana e del Comune di Genova che si occupano sia di trasporti, sia di pianificazione territoriale, sia di ambiente.Il gruppo di lavoro ha predisposto un calendario di lavoro molto serrato che rispetterà tutti i passaggi amministrativi necessari per poter chiudere il Pums entro l’autunno 2018 con la sua adozione da parte del consiglio metropolitano. Prima tappa è il percorso partecipativo che coinvolgerà la settimana prossima il territorio metropolitano: coordinato da Anci Liguria, si snoderà in tre date, con l'obiettivo di condividere la filosofia del Pums con chi vive nel territorio, traendone suggerimenti e spunti di miglioramento. Il primo tavolo di partecipazione sarà lunedì 7 maggio alle 14.30 nella sala consiliare del Municipio di Rapallo (piazza delle Nazioni 4), ed è dedicato ai comuni metropolitani. Venerdì 11 maggio sempre alle 14.30 nella sala del consiglio di Città metropolitana (palazzo Doria Spinola, largo Lanfranco 1, Genova) sarà la volta del tavolo degli esperti, aziende del trasporto pubblico e mondo del lavoro, infine sabato 12 maggio alle 9.15 all'Auditorium di Palazzo Rosso (via Garibaldi 18, Genova) ultimo tavolo dedicato a cittadini, studenti, pendolari e associazioni."Non è un caso - afferma Claudio Garbarino - che la sede prescelta per il primo incontro, quello coi comuni metropolitani, sia Rapallo: non solo perché è il più grande comune della Città metropolitana dopo il capoluogo e ha come sindaco Carlo Bagnasco che è anche vicesindaco metropolitano, ma soprattutto perché è stato protagonista insieme ai contigui comuni di Santa Margherita e Portofino di una delle azioni più qualificanti del Pums, almeno al livello simbolico: la sperimentazione della mobilità pubblica elettrica su una delle tratte stradali più celebri al mondo, quella appunto che collega Rapallo a Portofino passando per Santa Margherita. Proprio perché questa tratta è così celebre e quindi così visibile all’esterno attraverso gli occhi dei turisti del mondo intero, l'auspicabile successo di questa coraggiosa e innovativa sperimentazione, che coinvolge tre amministrazioni comunali, Città metropolitana ed Atp in uno sforzo organizzativo coordinato che in passato è stato raro, potrà fare da sprone all'implementazione di altre parti del Pums convalidandone l'efficacia: l’inserimento nel Pums metropolitano di questa iniziativa di riconversione ecologica della linea Rapallo-Santa-Portofino, che spinge con forza verso l’utilizzo integrale di bus elettrici, come peraltro voluto dal sindaco Bucci anche per la città di Genova, dimostra infatti che le politiche di mobilità dei comuni del Tigullio, come quelle dei comuni dell’entroterra e del Ponente, sono strettamente integrate e interdipendenti con quelle del Comune capoluogo, e non è quindi più immaginabile, nel mondo di oggi, pianificare comune per comune".