Come comunicato durante il Consiglio Metropolitano di mercoledì 24 aprile 2024, per dare seguito alla sentenza della Corte costituzionale n. 335/2008 e all’ordinanza della Cassazione n. 20361/2023, sono state ufficializzate le modalità operative e le tempistiche per il rimborso della quota di tariffa di depurazione proposta dal gestore unico del servizio idrico integrato Ireti Spa, concordate grazie all’attività delle Associazioni dei Consumatori con il consigliere delegato al Servizio Idrico, gli uffici ATO ed i fornitori del servizio idrico e di depurazione.
Negli incontri che hanno portato alla definizione di tale procedura si è unanimemente convenuto che la Città Metropolitana avrebbe unicamente accettato modalità di rimborso definite tramite un accordo tra i fornitori ed Associazioni dei Consumatori, vincolo che ha portato alla predisposizione concordata tra Iren e tali associazioni di apposita modulistica, interamente reperibile sul sito istituzionale di Iren o presso gli sportelli del gestore.
A partire dal 30 aprile 2024, gli utenti allacciati alla rete fognaria che confluisce negli impianti di depurazione di Arrestra e Lerone (Cogoleto), Porto (Arenzano), Rapallo, Lavagna, Riva Trigoso e Portobello (Sestri Levante) potranno richiedere il rimborso della quota di tariffa di depurazione, e per velocizzare le pratiche e semplificare il processo, la richiesta potrà essere effettuata online tramite un portale dedicato, accessibile con SPID o Carta d'Identità Elettronica (C.I.E.).
Il gestore Iren metterà a disposizione il portale e informerà gli utenti con una comunicazione in bolletta e sul proprio sito internet, fornendo tutte le necessarie indicazioni.
Sarà inoltre possibile presentare la richiesta presso gli sportelli del gestore o delegarla alle Associazioni dei Consumatori riconosciute. Gli utenti non inclusi negli elenchi forniti da Iren, ma che ritengono comunque di avere diritto al rimborso, potranno presentare un'istanza di riesame.
Per velocizzare le pratiche e semplificare il processo, la richiesta di rimborso potrà essere effettuata online tramite un portale dedicato, accessibile con SPID o Carta d'Identità Elettronica (C.I.E.). Il gestore Iren metterà a disposizione il portale e informerà gli utenti con una comunicazione in bolletta e sul proprio sito internet, fornendo tutte le necessarie indicazioni.
Sarà inoltre possibile presentare la richiesta presso gli sportelli del gestore o delegarla ad Associazioni dei consumatori riconosciute. Gli utenti non inclusi negli elenchi forniti da Iren, ma che ritengono comunque di avere diritto al rimborso, potranno presentare un'istanza di riesame.
I moduli per la procedura di rimborso saranno disponibili online e presso gli sportelli del gestore. La società Iren, in qualità di gestore operativo del servizio di acquedotto, esaminerà le richieste per accertare il diritto al rimborso e quantificarne l'ammontare. Entro 90 giorni dall'invio della richiesta, l'utente riceverà una comunicazione di accettazione o rigetto. In caso di accettazione, verrà comunicata la cifra del rimborso, al netto degli interessi legali.
Iren rimborserà gli utenti la cui richiesta è stata accolta. Per gli utenti con contratto attivo, il rimborso avverrà tramite l'emissione di una nota di credito da restituire a rate sulle fatture successive, fino a un massimo di 60 rate mensili. Se dopo cinque anni l'utente ha ancora un credito residuo, questo verrà rimborsato interamente nell'ultima bolletta utile. In caso di interruzione anticipata del contratto, il credito residuo sarà corrisposto nella fattura di chiusura.
Per gli utenti con contratto cessato o in caso di voltura, il rimborso avverrà tramite bonifico bancario o postale, entro 60 e non oltre 90 giorni dalla data di accettazione della proposta del gestore.
Gli utenti con "bonus idrico" e gli over 75 potranno richiedere un rimborso in un'unica soluzione, altrimenti il gestore procederà secondo le modalità già indicate.
In caso di rimborso rateizzato, l'Ente di Governo d'Ambito può concedere un numero di rate inferiore, su richiesta di utenti vulnerabili o economicamente svantaggiati o di utenze legate ad attività agricole, industriali, commerciali, ecc., che utilizzino l'acqua come materia prima nel processo produttivo.
La nota di credito emessa dovrà dettagliare l'importo della tariffa di depurazione, l'IVA e gli interessi legali fino al 14/07/2023. Gli utenti non possono utilizzare il rimborso per compensare autonomamente o cedere il credito a terzi, mentre il gestore può utilizzare il credito del rimborso per compensare eventuali debiti degli utenti durante la procedura di restituzione.
Per maggiori informazioni, si invita l’utenza a consultare il sito internet di Iren o contattare gli sportelli del gestore.
Con l'avvio della procedura di rimborso della tariffa di depurazione concordata con Iren, la Città Metropolitana di Genova, grazie alla collaborazione con le Associazioni dei Consumatori, da concreta attuazione alle disposizioni di legge, tutelando i diritti dei cittadini e garantendo un equo trattamento.