Questa mattina il kick-off del gruppo di coordinamento di piazzale Mazzini chiamato ad estendere a livello metropolitano il Piano della mobilità del comune capoluogo: presenti Enrico Musso, estensore del Pums, Pierluigi Vinai di Anci, Francesco Pellegrino del Comune di Genova e Carlo Malerba vicepresidente di Atp. La regia del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums), inizialmente nato in seno al Comune di Genova, passa a Città metropolitana di Genova, come prevede il decreto del Ministero dei Trasporti dello scorso 4 agosto, varato per favorire l'integrazione a livello sovracomunale delle politiche di mobilità: l'ufficializzazione formale di questo passaggio è avvenuta questa mattina, nel corso di un incontro che il consigliere metropolitano delegato ai trasporti Claudio Garbarino, in sintonia col sindaco metropolitano Marco Bucci, ha convocato in Città metropolitana per presentare ai vari attori del Pums (Comune di Genova, Università, aziende di trasporto pubblico, Anci Liguria) il gruppo di coordinamento che è al lavoro già dall'inizio del 2018 in Città metropolitana per estendere e integrare a livello metropolitano il Pums del Comune di Genova. Il gruppo di lavoro, guidato dal team manager Piero Garibaldi e arricchito dall'apporto di diversi uffici e professionalità di Città metropolitana e del Comune di Genova, dai trasporti, alla pianificazione urbanistica all'ambiente, ha predisposto un calendario di lavoro molto serrato, che rispetterà tutti i passaggi amministrativi necessari (a partire dal percorso partecipativo con i comuni metropolitani), ma che si chiuderà entro l'autunno 2018 con l'adozione del Pums da parte del consiglio metropolitano. Cuore del Pums metropolitano sarà il lavoro già fatto dal prof. Enrico Musso, docente di economia dei trasporti all'Università di Genova ed estensore del Pums per conto del Comune capoluogo. Musso, presente questa mattina al tavolo con buona parte dei suoi collaboratori, ha sostenuto di condividere fermamente la necessità di estendere a livello metropolitano il Piano fin qui elaborato a livello urbano, per le naturali interconnessioni infrastrutturali e di servizi fra capoluogo e area metropolitana. "Il Pums 'allargato' a livello metropolitano - ha sottolineato il consigliere Garbarino - è innovativo perché estende la visione della mobilità a un livello più ampio, prevedendo soluzioni, servizi e infrastrutture soprattutto nella fascia litoranea di Levante ma anche di Ponente, che oggi soffre problemi di congestione a causa di eventi anche minimi. E' un Pums che raccoglie la vision del sindaco Bucci di una città e di un'area metropolitana in crescita sia demografica sia produttiva, e che quindi deve prevedere servizi e infrastrutture adeguati a questo sviluppo. Saranno però servizi innovativi, coerenti con i principi della strategia nazionale sulla mobilità: predominanza ove possibile della mobilità pubblica su quella privata, 'cura del ferro' all'interno della mobilità pubblica (rotaia preferita alla gomma), e massiccia immissione di tecnologia, digitalizzazione ed eco-mobilità, come abbiamo già fatto sulla tratta Atp Rapallo-Portofino. Punti importanti saranno la gestione della sosta, con la creazione di nodi di interscambio fra diverse tipologie di mezzi o fra mezzo pubblico e mezzo privato, la gestione della logistica e anche lo sviluppo di una rete di 'mobilità dolce', aree pedonali e percorsi ciclabili. Importante sarà infine il calendario di incontri con i portatori di interesse, e per questo sono stati fissati per nella seconda settimana di maggio tre tavoli di partecipazione destinati a raccogliere idee e suggerimenti, che saranno coordinati da Anci Liguria nella persona del suo presidente Pierluigi Vinai, oggi presente all'incontro: il primo tavolo sarà con cittadini e studenti, il secondo con i sindaci dei 67 comuni metropolitani e infine l'ultimo con le due aziende di trasporto pubblico locale del territorio, in particolare Atp, che era rappresentata all'incontro di oggi dal suo vicepresidente Carlo Malerba (erano presenti anche rappresentanti di Amt).