I 6 firmatari della mozione sulle Guardie ecologiche volontarie bocciata dal consiglio metropolitano chiariscono che il bersaglio della loro proposta era chi abbandona rifiuti nei boschi o lungo le strade. Controreplica di Cella: "Esperimento già tentato in passato, crea solo contenziosi. E insistono con le ronde...". "Non vogliamo ronde, ma strumenti per contrastare il fenomeno delle discariche abusive": replicano così alle dichiarazioni fatte ieri sera dal consigliere di maggioranza Roberto Cella i 6 consiglieri di opposizione di centrosinistra che mercoledì hanno presentato in consiglio metropolitano la mozione, bocciata con 11 voti contro 5, per istituire presso Città metropolitana di Genova un corpo di Guardie ecologiche volontarie (Gev). Ecco il comunicato integrale firmato da Stefano Damonte, Elio Cuneo, Maria Grazia Grondona, Claudio Villa, Enrico Pignone (tutti di Patto metropolitano) e Daniela Tedeschi (Coalizione Civica per la Città metropolitana): "Mercoledì 27 giugno, come gruppo Patto Metropolitano e Coalizione Civica per la Città metropolitana abbiamo presentato una mozione per chiedere alla Città metropolitana di Genova di attivarsi presso le opportune sedi per formare nuove figure di agente amministrativo, con la possibilità di istituire inoltre la Guardia ecologica volontaria (Gev). Si trattava quindi di una mozione relativa al tema dei rifiuti, il quale è da sempre un argomento di grande discussione e dibattito. Già da qualche tempo alcuni amministratori dei comuni della Città metropolitana di Genova, compresa l’Unione dei Comuni delle Valli Stura, Orba e Leira, ci avevano manifestato l’intenzione di voler far uso sul proprio territorio di queste figure, con il fine di migliorare il servizio di raccolta dei rifiuti, accrescere la tutela dell'ambiente naturale e incrementare la percentuale di raccolta differenziata. Queste figure, vigilando sul territorio, rappresenterebbero quindi uno strumento utile per prevenire forme di abbandono dei rifiuti e lo scorretto conferimento degli stessi. Sarebbe quindi possibile sanzionare gli utenti non rispettosi delle norme in tema di conferimento dei rifiuti e, nel caso delle Guardie ecologiche volontarie, verrebbero alleggeriti i compiti della Polizia municipale, tenendo conto delle poche risorse umane delle quali quest’ultima dispone. Purtroppo questa mozione è stata respinta. Prendiamo atto della scelta politica della maggioranza, che si è opposta a quella che era una proposta di buon senso in favore dell’ambiente, molto sentita dal territorio e che avrebbe sicuramente permesso di reprimere comportamenti molto gravi e magari ci avrebbe permesso di trovare qualche elettrodomestico in meno abbandonato ai bordi delle nostre strade! Abbiamo sentito dalla maggioranza dichiarazioni dal sapore molto propagandistico, ma lontane dalla realtà pratica dei fatti. Confondere le Guardie ecologiche volontarie con le ronde, significa non avere capito il senso di quello che si andava a votare". Controreplica del consigliere di maggioranza Roberto Cella (Fdi): "Non è vero che le Guardie ecologiche volontarie si occuperebbero solo di rifiuti, e comunque in passato un esperimento simile fatto nell'ambito delle funzioni caccia e pesca si rivelò fallimentare, perché generò numerosi contenziosi sulla liceità di elevare sanzioni. Cresce il mio stupore di fronte a questa insistenza a volere dei controllori che diano multe senza essere titolati a farlo: a me pareva che la sinistra sia sempre stata nettamente contraria alla ronde!".